Nanael

In vendita in libreria e in tutti i maggiori store on line Nanael di Giovanna Foresio
Genere: Biografia
Listino: € 9,90
Editore: Albatros
Collana: Nuove Voci Vite
Pagine: 76
Lingua: Italiano
EAN: 9788830673571

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Il Gruppo Albatros il Filo è lieta di sottoporre alla Vs attenzione il libro di Giovanna Foresio

NANAEL

Copertina: “Angel over the city”, di F. Filincieri Santinelli, olio su tela, N.Y. 2001.

Cosa attende l’uomo alla fine del suo percorso di vita è impossibile stabilirlo; certo è che, se così non fosse, tante delle ansie e delle paure che lo opprimono durante la sua esistenza semplicemente svanirebbero, lasciandolo libero di assaporare a pieno ogni istante. In questo breve romanzo l’autrice prova a immaginare quel che accadrà una volta varcata l’ultima porta e, sulla scia di tanti altri illustri viaggiatori ultraterreni prima di lei, a percorrere la propria difficile ascesa. Suo personale Virgilio sarà Ajag, acuto e valente spirito guida, che la aiuterà a guardare da un’altra prospettiva gli eventi della propria vita e a comprendere, infine, il profondo e straordinario senso di questo viaggio. Nanael è un romanzo che, con una prosa brillante e a tratti ironica, ha il pregio di parlare con grande naturalezza di questioni filosofiche ultime, fissando in maniera efficace alcuni punti fermi utili al lettore per intraprendere nuove personali riflessioni.

Per info e contatti:
Gruppo Albatros il Filo – Ufficio stampa
Filippo Lastaria
presentazioni.albatros@gmail.com

GUIDARE A ROMA

Ragazzi e ragazze e

Ragazzi e ragazze è da tanto tempo che non mi faccio sentire. Spero di esservi mancata un pochino!

Vorrei parlarvi di come si può riuscire a guidare a Roma… opera di O. Sabene

Intanto bisognerebbe avvertire gli automobilisti, i proprietari delle moto e via dicendo che i veicoli vengono rilasciati già dotati delle frecce. I romani ormai non le usano più, forse per non essere da meno dei napoletani! Allora mentre guidi devi semplicemente intuire che farà la macchina davanti, occhio ai cassonetti perché se liberi probabilmente il guidatore fermerà per posteggiarvisi davanti. Mi raccomando questo vale anche per la fila di macchine in seconda fila, infatti che differenza vuoi che faccia una macchina in più! E poi l’unione fa la forza.

Torniamo alle frecce, ho capito che in realtà ora sono un invito per le moto, se la metti a destra passano a destra e ultimamente se la metti a sinistra pensano bene di superarti. Forse è aumentata la dislesia.

Ieri ho scoperto un’altra cosa divertente: nelle strade a scorrimento veloce se ci sono delle strisce senza semaforo attraversare viene considerata una sfida, una prova di coraggio. I più audaci ne escono tronfi perché sicuramente verranno ammessi al club dei gagliardi!

Poi se un signore sta per uscire da un parcheggio si scatena il panico, il primo inchioda e subito mette la freccia, talvolta anche quelle d’emergenza per chiarire il concetto che quel posto è il suo e guai a chi ci prova. generalmente di questi tempi le auto sono parcheggiate vicine vicine una all’altra, perché in questa città ormai ogni centimetro diventa prezioso. Cerchiamo di entrare in spazi impossibili, odiamo le Smart perché ci ingannano e ci danno l’illusione di un posto libero. Per ciò l’automobilista per uscire deve fare diverse manovre e altrettanto deve fare quello che entra, nel frattempo si è creata la fila e si è fermato il traffico, quelli più lontani che non hanno la visuale di ciò che sta accadendo iniziano a suonare, così tanto per far venire un po’ d’ansia.

Non dimentichiamo le bici che siccome quelli che vanno in bici si sentono bravi ed ecologici vanno dove vogliono anche contro mano e per semplificare si sono aggiunti i monopattini. I pedoni poi quando si degnano di attraversare sulle strisce parlano al telefono, si buttano giù dal marciapiede come se le strisce fossero zona franca e per magia nessuno li può investire.

Insomma ragazzi e ragazze per guidare a Roma ci vuole molta molta pazienza corroborata da tolleranza (soprattutto per le parolacce che volano) e un abbondante dose di umorismo. E’ il solo modo per tornare a casa senza essere imbufaliti. Prendetela sempre a ridere!

ARTE!

100 Pittori a Via Margutta

In passato vi ho già parlato dei 100 pittori a via Margutta, non è il pensiero nostalgico di quando esponevano i grandi del 900 con le tele semplicemente appoggiate sul muro lungo la strada, quando poi Roma si preparò a essere la culla di “Quelli di Piazza del Popolo”. No, nulla di tutto questo anche se la storia è sicuramente importante, ma è la convinzione profonda che in un periodo così difficile da affrontare, la minaccia costante della guerra che sì, scuotiamo le spalle e facciamo finta di nulla affrontando il quotidiano giorno per giorno, ma sotto, sotto è un pensiero sempre presente. La crisi energetica, l’aumento spropositato dei prezzi, le difficoltà sempre maggiori che non ci permettono sicuramente la serenità. Dicevo la convinzione profonda che può essere veramente piacevole, rilassante, interessante, divertente e aggiungerei salutare passeggiare a Via Margutta in questi giorni immersi nell’arte. Arte di tutti i tipi e generi, abbordabile e non data la presenza di importanti gallerie. Una passeggiata che realmente ci può dare uno spaccato del mondo dell’arte e deliziare la nostra vista, sollecitare la mente e, perchè no, farci sognare.

Vi segnalo l’artista Claudio Spada il cui percorso ho seguito da molti anni, che forse già conoscete e di cui vi ho già parlato. Potrete ammirare la sua ultima produzione.

una sua opera fra le tante

Pineta tecnica

Aggiungo un brevissimo video delle opere di Etty Bruni, esposte nella Galleria Vittoria in questa occasione, quadri astratti informali che, non so dirvi come, ma alleggeriscono il cuore e fanno disperdere i pensieri.

IMMERGETEVI NELL’ARTE E’ UN BUON CONSIGLIO

Opere esposte per la mostra “Respiri”




PS: si ringrazia per le immagini ed il video Tiziano Todi della Galleria Vittoria

UN ALTRO SPUNTO A FAVORE DEL MARE

una mostra in contemporanea con il famoso salone nautico di Genova. Volto a far amare il mare, ma oserei dire, se me lo permettete, a sensibilizzare i proprietari di quei meravigliosi, megagalattici, yacht ad amarlo veramente, profondamente e a rispettarlo più dei loro anche magnifici mezzi nautici.

È solo un mio pensiero…vorrei solo barche a vela 🤷‍♀️🧜‍♀️

fra i tanti artisti che partecipano Etty Bruni con “Serenità”, acrilico su tela

IMMERGETEVI NELLA BELLEZZA

Per coloro che non lo hanno letto o semplicemente ancora non mi seguivano

Il Lupo Bianco e il Lupo Nero

lupo

Una vecchia leggenda Cherokee racconta di un Capo  Villaggio

 che decise di insegnare al nipote cosa fosse la Vita.

Camminando nella foresta si siedono ai piedi di un grande albero: 

Figlio mio, nella Mente e nel Cuore di ogni essere umano

 combatte una lotta incessante.

Anche in me pur essendo un saggio e vecchio Capo

e Guida della nostra Gente vive quella stessa lotta.

Se non ne conosci l’esistenza, ti spaventerai

e non saprai mai quale direzione prendere.

Magari qualche volta nella vita vincerai ma poi, senza capire perché

all’improvviso ti ritroverai perso, confuso ed in preda alla Paura

rischiando di perdere tutto quello che hai faticato tanto a conquistare. 

Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che non lo erano.

Se non capisci le Forze del Bene e del Male

la differenza tra la Vita Individuale e quella Collettiva

il Vero se e il Falso se, vivrai sempre in grande tumulto.

È come se ci fossero due grandi Lupi che vivono dentro di me

uno Bianco, l’altro Nero.

Il Lupo Bianco è buono, gentile e innocuo.

Vive in Armonia con tutto ciò che lo circonda

e non arreca offesa quando non lo si offende.

E’ il Lupo buono, ben ancorato e forte

nella Comprensione di chi E’ e di Cosa è capace.

Combatte solo quando è necessario

e quando deve proteggere Se stesso o la sua Famiglia.

E anche in questo caso lo fa nel modo giusto.

Sta molto attento a tutti gli altri Lupi del suo Branco

e non devia mai dalla propria natura.

Ma c’è anche un Lupo Nero che vive in me ed è molto diverso.

E’ rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso.

Le più piccole cose gli provocano accessi di Rabbia.

Litiga con chiunque continuamente e senza ragione.

Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità rabbia e odio

in Lui sono troppo grandi.

Ma è Rabbia impotente, figlio mio

poiché non riesce a cambiare niente.

Quel Lupo cerca guai ovunque vada e perciò li trova facilmente.

Non si fida di nessuno quindi non ha veri Amici. 

A volte è difficile vivere con questi Due dentro di me

perché entrambi lottano strenuamente per dominare la mia Anima. 

Al che, il ragazzo chiede ansiosamente:

 “Quale dei due Lupi vince, nonno?”

Con voce ferma, il capo risponde: “Tutti e Due, figlio mio.

Vedi, se scelgo di nutrire solo il Lupo Bianco

quello Nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento

di squilibrio o in cui sono troppo impegnato

e non riesco ad avere il controllo di tutte le mie Responsabilità.

Attaccherà il Lupo Bianco, provocando così

molti problemi a me e alla nostra tribù.

Sarà sempre arrabbiato ed in lotta per ottenere

l’attenzione che pretende.

Ma se gli presto un po’ di attenzione, perché capisco la sua natura

se ne riconosco la Potente Forza e gli faccio sapere

che lo Rispetto per il suo carattere e gli chiederò Aiuto

se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, Lui sarà felice

e anche il Lupo bianco sarà felice ed entrambi vincono.

E tutti noi vinciamo.

Confuso, il ragazzo chiede:

“Non capisco, come possono vincere entrambi?” 

Il capo continua:

Vedi, figlio mio, il Lupo Nero ha molte importanti qualità

di cui posso aver bisognoin certe circostanze: è Temerario

Determinato e non cede mai.

E’ Intelligente, Astuto Capace dei pensieri

e delle Strategie più tortuose.

Caratteristiche importanti in tempo di guerra.

Ha Sensi molto Acuti ed Affinati che soltanto

chi guarda con gli occhi delle Tenebre può valorizzare.

Nel caso di un attacco, può essere il nostro Miglior Alleato.

Poi il capo tira fuori due pezzi di carne dalla sacca

e li getta a terra, uno a sinistra e uno a destra.

Li indica e dice: Qui alla mia sinistra c’è il cibo per il Lupo Bianco

e alla mia destra il cibo per il Lupo Nero.

Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai

per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno

nel modo che mi è necessario.

E  dal momento che non ci sarà guerra tra i Due

potrò ascoltare la voce della mia Coscienza più profonda

e scegliere quale di ognuno

potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza. 

Se capisci che ci sono Due Grandi Forze dentro di Te

e le consideri con uguale Rispetto saranno entrambi vincenti

e convivranno in Pace.

E la pace, figlio mio, la Pace è la Missione.

Il fine ultimo della Vita.

Un Uomo che ottiene la Pace Interiore ha Tutto.

Un Uomo lacerato dalla Guerra

che si combatte dentro di Lui

è Niente. 

*******

E tu sai quale parte di te stai nutrendo di più ?

🙋‍♀️

Voglia di giocare!

Photo by Thgusstavo Santana on Pexels.com

Non so voi, ma io ho una grande voglia di giocare. Giocare Così come quando ero bimba semplicemente spruzzando con l’acqua o facendomi scivolare piano la sabbia dalle mani. Giocare spensieratameNte, Così senza scopi, senza fini, osservando e meravigliandomi di tutto con compiacimento. Un piccolo ricordo di quando portai mia figlia al mare, camminava da sola da poco tempo. Arrivata alla spiaggia trotterellando raggiunse il mare, entrò e rimase qualche minuto ad osservare i suoi piedini sott’acqua. Poi chinandosi leggermente immerse un dito e se lo mise in bocca. Stava assagiando il mare!

Basta numeri e statistiche sui ricoveri, sull’economia, sul tempo, sul domani.

Questo non è vivere, in verità è subire. Bombardati da notizie allarmanti, distratti da programmi assurdi e volgari che non ci danno nulla. Incitati a comprare e consumare da continui imput. Rifugiarsi per disperazione in un vecchio film che conosci a memoria o rileggere ancora una volta uno dei tuoi libri preferiti.

Basta! Voglio cantare al mondo intero anche se sono stonata, voglio ridere di me stessa e di tutte le corbellerie che ho fatto, gridare la mia gioia per questa vita che, nonostante tutto continua, giorno dopo giorno. Voglio sedermi per terra e semplicemente essere.

Grazie

Photo by Alexandr Podvalny on Pexels.com

🙋‍♀️

ETTY BRUNI

COME FINIREMO?

ETTY BRUNI, artista che ha partecipato alla mostra ‘Immersioni La collettiva per un MAre Plastic Free” esposizione curata da Ludovica Bartoli e Tiziano M. Todi, alla Galleria Vittoria, Via Margutta 103, Roma, fino al 4 giugno.

Sono anni che sentiamo parlare dell’inquinamento dei mari, oceani, laghi. Sappiamo quanti pesci muoiono e i danni procurati dal riscaldamento globale alle barriere coralline fonti di biodiversita’ incredibili.

Barriera corallina Atollo di BAA.

Siamo ormai consapevoli, che ogni giorno, senza accorgecene, assimiliamo piccole particelle plastiche.

Ma tutto ciò osservato e raccontato da artisti, ora Etty Bruni, è un punto di vista diverso, un sentire forse più profondo, ma ad ogni modo altro.

titolo ” L’ incanto del nostro mondo contaminato da noi”

Lei ci propone con i suoi colori un azzurro pieno d’armonia in cui perdersi con sensi e la mente. Una sorgente eterna di ispirazione, di energia, di profonda pace. Crogiolo di vite stupefacenti, pieno di colori incredibili, per non parlare delle proprietà della acqua stessa e della sua incantevole fluidità ben resa dalle pennellate dell’autrice che scorrono sulla tela in un continuum senza fine, ma i colori stessi vengono deturpati da residui plastici che ormai si sono insinuato insidiosamente fra le stesse molecole e ancora violentati da pezzi plastici galleggianti.

Nel futuro che succederà? Le prossime generazioni vedranno questo? Con pesci di plastica?

Istallazione di Romolo Basili

Per chi desidera conoscere meglio Etty Bruni può andare sul suo sito ufficiale http://www.ettybruni.com/

Buona visione 🙋‍♀️

HEMMES

Bontempelli scriveva a proposito di Pirandello:”Si affacciava con animo candido alla realtà delle cose”. La cosa che più mi ha colpito quando vidi per la prima volta le opere di Hemmes, ormai più di vent’anni fa, é il suo approccio. Mi sembrava che i suoi occhi erano quelli di un bambino che guardava con stupore e meraviglia ciò che vedeva uscire dalle sue sapienti pennellate, dai tagli della carta, dalle colle, dai rotoli che si aprivano. Ma non osservava la “realtà” di fuori, ma dentro di sé stesso. In questi anni ha proseguito con dedizione, determinazione questo processo e, credo, senza nemmeno esserne pienamente consapevole, riflette nelle sue opere ciò che si esprime ed esce dal suo inconscio. È mosso da emozioni molto profonde che risplendono nei suoi quadri, trasportandoci in un viaggio fatto di emozioni e ricordi nascosti dalla polvere della nostra mente. Piano, piano mette a nudo la bellezza del nostro profondo essere. Se guardiamo nei suoi colori sempre più smaglianti, contrasti, sentiamo prendere vita le nostre sensazioni ed emozioni ormai dimenticate. La carta che si srotola quasi si apre per offrirci una porta, un sottile varco navigando in un blu acceso, o in un rosso vivo, per lasciarci andare nei sogni dell’animo.

Per me è ancora stupefacente la sua capacità di proporre colori, arrotolamenti, srotolamenti sempre nuovi che ci trasportano in piani sempre diversi e più “mistici” se mi consentite questo termine. Davanti alle sue opere ci troviamo, volenti o nolenti, davanti a noi stessi.

Per notizie più tecniche e conoscere meglio il Maestro, vederlo nel suo studio, conoscere il suo percorso, la sua incredibile umiltà, guardate il video a cura di Cesare Orler. Scoprirete un variegato, meraviglioso mondo.

Buona visione.

CI RISIAMO Andando in città, giorno feriale settimana gialla.

Photo by Nikita Belokhonov on Pexels.com

E così eccomi di nuovo in fila per entrare in città. Siamo tutti contenti, o perlomeno è quello che penso, perché convinti di aver riacquistato un po’ di libertà. In realtà ho scoperto presto che semplicemente stavamo rientrando nel tram/tram quotidiano e nel caos di una metropoli che sembra sempre essere in corsa.

Incomincio a essere agitata, senza motivo. Certo sono in fila, ma la fila scorre e non sono in ritardo, ormai come tutti ho imparato a calcolare i tempi. È pur vero che vivendo e lavorando a Roma, non puoi mai sapere. La tua strada abitudinaria all’improvviso può cambiare senso di scorrimento oppure può essere chiusa per lavori. Se poi malauguratamente c’è stato un incidente…allora addio ai tempi previsti. Mi sono resa realmente conto di questo a Milano quando per prendere un appuntamento dissi “ci vediamo alle 16, 16/30″. Il collega da Buon milanese mi rispose ” alle 16? O alle 16/30?”. Per lui mezzora di differenza voleva dire la possibilità di un altro appuntamento! Per noi romani invece tenerci un mezz’ora di lasco è normale, ci permette di non fare delle pessime figure!
Mi sono detta “smettila di essere cretina. Cosa c’è che non và? Cosa c’è che ti agita? Quale ombra dentro di te si sta agitando cercando l’uscita?” Ma più pensavo, più non trovavo nulla, nulla di reale o di concreto. Forse è questo senso di incertezza che tutti stiamo vivendo in questo periodo particolarmente difficile …forse.

Ho trascorso la giornata portando a termine le cose che dovevo fare, certo fra le mille difficoltà  di una città ridotta allo stremo. Caos ovunque perché  in questa situazione di degrado generale ognuno si sente in diritto di fare tutto quello che gli passa per la testa infischiandosene  letteralmente degli altri. Il signore che ha una fretta insaziabile e si attacca al clacson solo perché  più  avanti qualcuno cerca di parcheggiare, la moto che crede sia giusto fare lo slalom fra i veicoli ignorando del tutto il divieto di superare a destra. Ora si sono aggiunti i ciclisti che poiché non inquinano si sentono superiori e poi i monopattinI… Il pedone che in quanto tale si sente invulnerabile e attraversa senza guardare, scrivendo sul suo smart, parlando al telefono o correndo perché  il semaforo ormai è  rosso. Poi c’è quello che non ci pensa proprio e semplicemente scende dal marciapiede e attraversa. Il furgone posteggiato all’angolo che occlude completamente la vista per cui devi superare l’incocrio un po’ come la roulette russa, o la va o la spacca. E poi ragazzi,  inizia lo strazio del parcheggio…giri e giri controllando anche i passanti per vedere se per caso hanno delle chiavi in mano e se sì  inizi a seguirli come un segugio. “Scusi per caso va via?” “No, sono appena arrivato!” “Grrr😡 e lo strozzeresti solo perché  lui ha trovato posto e te ancora no. Ma di questo vi ho già parlato.

ALLORA ho fatto una piccola riflessione: quelle rarissime volte che in questo periodo di isolamento sono potuta andare Roma, anche se NON PER motivi piacevoli, perlopiù per visite mediche 😷, ho in realtà goduto di una città a dimensione umana. Problemi di parcheggio sempre! Ma ragazzi, si potevano vedere le case, i monumenti, i parchi, poca gente in giro e soprattutto pochissime macchine in movimento !👏 Un aspetto piacevole del COVID19 che non avevo considerato. A volte basta accontentarsi delle piccole cose che scopri la gioia e serenità che ti possono dare.

sulla strada del ritorno ero di nuovo serena e tranquilla, soddisfatta e veramente  contentA. 💕

Ciao. Buon tutto 😉 🙋‍♀️

Amicizia Friendship

Amici

Cosa vuol dire realmente amicizia? Parliamo di quella vera, profonda che dura negli anni o semplicemente di quando frequentiamo per un po’ di tempo una persona e la chiamiamo amico/ca mia?

Vorrei confrontarmi con voi su quella che considero la vera amicizia. Per me rappresenta quel legame profondo che si instaura con un altro essere umano, a prescindere dal sesso, dall’età o dalla appartenenza. Un rapporto che sul nascere spesso è faticoso, come qualcosa da conquistare, ed in effetti poi scopri che è così perché stai conquistando la piena fiducia ed il cuore di un’altra persona. Anche te ti ritrovi a donare un po’ di te, non sai come, ma è così.

Con il tempo hai bisogno di confrontarti con lei, a volte hai bisogno di essere confortata o semplicemente di ridere insieme. Ti piace condividere anche i tuoi pensieri e quando credi che sbaglia o che sia stata manchevole nei tuoi confronti, la perdoni subito senza pensarci. Se va da un’altra parte del mondo, non importa, poi appena potete rincontrarvi è come se vi foste lasciate il giorno prima. Ma questo rapporto ha le sue regole, prima fra tutte la lealtà. Succede così che nel percorso della vita si perdono alcuni amici/che. Per tradimenti veri o semplice incomprensione dei fatti che si sveleranno alla luce di poi. Perché il tuo comportamento nei suoi confronti, atto a proteggere o preservare viene travisato e, naturalmente questo succede da ambedue le parti. Due amici veri però, magari a distanza di tempo, si affrontano e si chiariscono. Come bimbi, litigano e fanno pace. Si dice chi trova un amico trova un tesoro, credo fermamente che sia un detto molto veritiero, un amico è un sostegno, un porto sicuro semplicemente un dono, ma come tale va conservato bene, con amore, coccole e soprattutto lealtà!

Tommaso D’Aquino dice “La cosa più preziosa su questa terra è un amico.” Ricordatevelo sempre. 🙋‍♀️

Riuscite a vederli?! Can you see them ?!

buon appetito ENJOY YOUR MEAL

Sono passerotti che, nonostante il freddo, stanno banchettando fra le margherite approfittando di un po’ di sole.

THERE ARE FOUR SPARROWS THAT, DESPITE THE COLD, ARE BANQUETTING AMONG THE DAISIES, TAKING ADVANTAGE OF A LITTLE SUN.

Questi forse si vedono meglio, ma non so che uccellini siano!

These perhaps are better seen, but I don’t know what birds they are!

bianchi e neri con petto giallo! black and white with yellow breast!
Un po’ di calore A LITTLE HEAT

Un saluto a tutti in attesa del caldo 🙋‍♀️

A GREETING TO ALL WAITING FOR THE HEAT ️🙋‍♀️

TAI CHI CHUAN

Premessa

Pratico da anni il Tai Chi Chuan, stile Yang, permettetemi di parlarvene un po’ non certo in modo esaustivo e solo qualche accenno superficiale!

Come è iniziato il Tai Chi?

Esistono due teorie

La prima:

Intorno alla dinastia Yuan e Ming – Chang Sanfeng – circa 600-700 anni fa, visse nel tempio Shaolin e andò alla montagna WuDang e creò il Tai Chi. Dopo aver visto una gru combattere con un serpente. La gru era sempre rigida. Il serpente era flessuoso e seguiva i movimenti della gru, non ha opposto resistenza, ma in continuo movimento non ha perso la vita per colpa della gru. Il duro, rigido, hard era controllato dal morbido, da soft.

Seconda teoria:

È stato creato dalla famiglia Chen circa 300 anni fa da Chen Wangting.

Che vuol dire arte marziale interna e quale è la differenza tra arti marziali interne ed esterne?

Con le arti marziali esterne bisogna essere più duri e forti del proprio avversario per poter superare l’avversario.

Le arti marziali interne includono Tai Chi, Hsing-I e Bagua. Ci alleniamo per usare modi morbidi per rendere il corpo morbido, seguire l’energia dell’avversario. Nella forma Tai Chi l’energia è in continuo movimento, senza interruzioni. Come le nuvole che si muovono, l’acqua che scorre e non si ferma mai.

corpo durante la pratica del Tai Chi chuan?

La parte superiore del corpo è leggera, la parte centrale del corpo è flessibile e la parte inferiore del corpo è solida e pesante. La respirazione è naturale, accompagna i movimenti. Affonda il tuo chi al dantian. Non parliamo troppo di coordinare la respirazione con i movimenti. Con movimenti lunghi devi respirare in modo naturale – non smettere di respirare perché la tua energia si fermerà, il Chi (energia) si fermerà, quindi i movimenti e il respiro dovrebbero essere naturali. I movimenti devono essere sempre coordinati con il respiro.

Con altre forme di arti marziali il significato è che la forma è veloce, i movimenti sono ampi ma con il Tai Chi l’energia continua a scorrere come l’acqua, come le nuvole.

Lo stile Yang è lo stile di Tai Chi più popolare praticato oggi nel mondo. Ciò è in gran parte dovuto al fatto che la famiglia Yang insegna al pubblico e non lo tiene privato.

Il Gran Maestro Yang Zhen Duo, recentemente scomparso all’età di 95 anni, dal 1985 ha viaggiato in decine di paesi e regioni del mondo per promuovere il Tai Chi. A riconoscimento del suo contributo, nel 1996 gli è stato conferita la carica di sindaco onorario di San Antonio, Texas. Il sindaco di Troy gli ha conferito la chiave d’oro della città nel 1999 e nello stesso anno il governatore del Michigan ha rilasciato un certificato di encomio. Il Gran Maestro è stata la prima persona della famiglia Yang ad andare all’estero, è  stato il primo membro della famiglia Yang a insegnare oltreoceano in Europa, Nord America e Sud America e a portare il Tai Chi Chuan della famiglia Yang nel mondo.

Il Gran Maestro era sincero e umile, di mentalità aperta e indifferente alla fama e al successo. Rispettava gli anziani e amava i giovani in casa, insegnava agli altri con pazienza e instancabilmente. Ha sempre sostenuto che “il Tai Chi nel mondo è una sola famiglia” e ha dedicato la sua vita, la sua energia e il suo entusiasmo a diffondere il Tai Chi Chuan della famiglia Yang, nella speranza che il contributo alla salute umana del Tai Chi possa sempre crescere. Ha dato un contributo indelebile alla diffusione della cultura tai chi nel mondo. Mi permetto di aggiungere che aveva un viso sempre sorridente e pacioso come un meraviglioso padre.

Compleanno del Gran Maestro Yang Zen Duo, 2012, Taijuan, China

Cosa è il Wu De?

Wu De (virtù marziale) è il codice di condotta (morale) stabilito per i praticanti di arti marziali e copre due aree principali: le azioni e la mentalità del praticante.

Nell’azione si dovrebbero esprimere umiltà, rispetto, rettitudine, fiducia e lealtà.

Nella mente bisogna avere Volontà, Resistenza, Perseveranza, Pazienza e Coraggio.


Benefici del Tai Chi Chuan

Salute

Il Tai Chi è un approccio olistico al benessere (inclusi mente, corpo e spirito) e si concentra sull’alleviare gli effetti fisici dello stress sul corpo e sulla mente. La concentrazione e la calma coltivate dall’aspetto meditativo del Tai Chi si sono dimostrate eccezionali nel mantenimento di una salute ottimale (soprattutto nel senso di alleviare lo stress e mantenere l’omeostasi). I ricercatori hanno scoperto che la pratica del Tai Chi mostra effetti favorevoli sulla promozione del controllo dell’equilibrio, della flessibilità e della forma cardiovascolare.

Per ulteriori informazioni sul Tai Chi e sulla tua salute, puoi visitare il Centro online di informazioni sulla salute e il Tai Chi finanziato dal governo degli Stati Uniti all’indirizzo http://www.americantaichi.net . Sul sito web “The Tai Chi & Consumer Health Information Center” del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, potete trovare informazioni scientifiche, affidabili e complete sui vari benefici per la salute del Tai Chi: artrite, diabete, prevenzione delle cadute, aumento dell’elasticita’ delle articolazioni, riduzione del dolore, salute mentale, malattie cardiovascolari, fitness e generale. benessere.

Riduzione dello stress

Un recente articolo del New York Times definisce il Tai Chi un riduttore di stress e continua dicendo: “Non c’è dubbio che il tai chi può ridurre lo stress”. Per l’articolo completo, vedere: http://www.nytimes.com/2010/09/28/health/28brody.html?_r=2 .

Perdita di peso

Nonostante il suo ritmo lento e dolce, il Tai Chi brucia circa 280 calorie all’ora, che sono più calorie bruciate rispetto al surf e quasi quanto lo sci alpino (350 calorie all’ora). Per ulteriori dati su esercizio e calorie bruciate all’ora, vedere: http://www.nutristrategy.com/activitylist3.htm .

Secondo WebMD: “Poiché il Tai Chi è a basso impatto, dicono gli esperti, è una buona scelta per le persone che trasportano un peso extra, che spesso hanno limitazioni alle ginocchia e alle anche. Se non puoi camminare o fare esercizi tradizionali senza dolore, il Tai Chi può essere abbastanza delicato da farti muovere. E con una pratica regolare, inizierai a bruciare calorie e perdere peso. Per l’articolo completo, vedere: http://www.webmd.com/healthy-aging/guide/tai-chi-health. E per ulteriori informazioni sul Tai Chi .

☯️🌝

Sensazioni

Oggi, giorno di Pasqua, mi sono preparata per ricevere la benedizione Urbi et Orbi del Papa. Al momento giusto ho inclinato la testa e chiuso gli occhi per rispetto e perché realmente mi sentivo di farlo.

Con le palpebre chiuse ho avvertito e poi “visto” una sagoma dietro di me. Nel primo istante ho pensato a mio marito, ma lui era al piano di sotto. Questa era una sagoma nera alle mie spalle, la percepivo bene, solida, non un ombra, molto più grande di me che mi sovrastava. Per alcuni secondi ho avuto timore, era nera ed enorme. Sono stata presa da un leggero tremore. Era il male, perché? No, non era possibile, stavo ricevendo la benedizione! Allora cosa e chi era, stava ancora lì. Poi forse ho capito. Il mio angelo custode che mi proteggeva con le sue enormi spalle e mi accompagnava in un momento importante.

Non so voi, ma ho sempre immaginato il mio angelo luminescente e con delle grandi ali, invece probabilmente è semplicemente come un grandissimo uomo nero, forse le ali ce le ha, ma le spiega solo quando servono.

Non so, non posso dire altro, ma questo è quello che ho percepito e queste sono state le mie emozioni. Rifletteteci un po’ e decidete voi.

Sono serena, contenta di quanto ho vissuto e anche se fosse solo nella mia mente, mi ha confortata e piena di gioia! 💞 🙋‍♀️

ancora auguri a tutti

Happy Easter

riusciamo a mettere da parte per un sol giorno tutti i dolori, i rimorsi, le ansie, le paure le preoccupazioni ed anche i desideri,solo per un giorno! Che questa Pasqua sia piena di gioia per tutti. Immaginiamo un mondo dove nessuno soffre la fame, dove non si uccide, dove i bambini vengono coccolati e amati. Un mondo in cui non esista il Dio denaro, ma solo la ricerca del benessere dell’altro. Pensiamoci e vedrete che a poco a poco vi riempirete di gioia e una voglia interiore di dare…nessun uovo di cioccolata sarà mai così buono!

we can put aside all pains, remorse, anxieties, fears, worries and even desires for just one day, just for one day! May this Easter be full of joy for everyone. Let’s imagine a world where no one goes hungry, where no one kills, where children are pampered and loved. A world in which there is no God money, but only the search for the well-being of the other. Let’s think about it and you will see that little by little you will fill yourself with joy and an inner desire to give … no chocolate egg will ever be so good!

AUGURI WISHES

Spazio tempo

Tempo cosa sei? Così volubile…

Guardando fuori dalla finestra mi sono sorpresa a pensare che in fondo la mia vita, fino a oggi, è stata un soffio. Un soffio sì, ne sono certa è volata. E tutte le cose che ho fatto, le cose vissute dove le ho messe? Però mi ricordo bene che quando ero bambina il tempo non passava mai, era lentissimo, la campanella della ricreazione non arrivava mai, per non parlare di quella della fine della lezione, specie se c’era la paura di essere interrogata! Arrivata a casa affamata correvo a mangiare e se non era pronto, quei minuti di attesa erano interminabili.

Durante l’adolescenza il desiderio di diventare grande, di crescere in fretta faceva si che le giornate erano lunghe, lunghissime. Poi da finalmente grande fai, costruisci e inizi a correre sempre di più. Il tempo sembra non bastarti. Poi, senza che tu te ne accorga, diventa veloce, sempre più veloce. I giorni passano e ti pare quasi di inseguirlo. Passano gli anni e ti chiedi, ma come di già. Non può essere passato tanto TEMPO.

È adesso tempo sei sospeso. Come se fossi dentro una bolla di sapone, una bolla che si alza un po’ e da cui posso vedere tutto che scorre sotto di me. Osservo come se non facessi parte della vita che continua con la sua propria quotidianità. Le cosiddetta “realtà ” e’ lì, la guardo ma mi sembra estranea, sono prigioniera in questa soffice bolla che resta ferma mentre i giorni passano. Lunedì, martedì, nomi, sono solo nomi vuoti.

Dove sei andato tempo?

Vaccino sì vaccino no

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Pandemia, pandemia…Zona rossa, rosso scuro, arancione…!

Quanta confusione. Siamo tutti un po’ sconcertati. Per i vaccini poi molti di noi, oltre a normali perplessità, sono scettici o solamente impauriti. Fasce di età che si spostano continuamente, vaccino buono, sospeso, riapprovato. Medici che si sono rifiutati di farlo. Le domande che ci rincorrono nella mente sono: devo farlo? È meglio? E se magari risulto allergica a una delle circa quattrocento sostanze che lo compongo? Starò male, perché per ora sto bene (facendo i debiti scongiuri)? Ci saranno effetti collaterali a lungo termine? Ormai ho una certa età, ma mia figlia, come tanti altri, è ancora molto giovane, le potrà succedere qualcosa nel tempo?

Domande, domande, a cui per ora nessuno può rispondere. Il problema credo che vada semplicemente visto in un’altra prospettiva. Una volta vaccinato, non si diventa immuni, si può prendere lo stesso il COVID 19, in forma più leggera o asintomatica per cui poi puoi contagiare gli altri per un certo periodo (dicono 14 gg.). Allora è tutto inutile? Come si ferma questa maledetta Pandemia? Con la massima responsabilità verso se stessi e soprattutto verso gli altri. L’isolamento, un igiene molto più attenta del normale, rispettare le distanze, portare SEMPRE la mascherina, sono i mezzi che da sempre l’umanità ha usato e che hanno dimostrato la loro efficacia.

Scusate, ma sono stufa di incontrare uomini, soprattutto i meno giovani, che portano la mascherina sotto il naso e ti guardano con aria di sfida, come per dire “Io sono più forte”! Sono stufa di vedere persone che chiacchierano per strada senza mascherina e che poi, inavvertitamente, si avvicinano. Ma siamo all’aperto!

Gente che fregandosene di tutto e di tutti si riversa per strada come se il weekend prima della chiusura fosse l’ultimo della loro vita!

Signori, ma un po’ di responsabilità dove è finita?! Pensate semplicemente che siete padri, madri, mariti e mogli, nonni e fratelli e sorelle, figli, amici fra di voi. Tutte persone a cui volete bene, rispettatele!

“Ma i nostri figli hanno bisogno di sfogo, soffrono molto in questa situazione” Vero, soffrono come tutti in questa situazione, ma ricordatevi che poche generazioni fa, qui in Italia, c’era la guerra e cerano anche allora bambini, ragazzi, donne e uomini, che sopravvissuti, sono cresciuti e hanno proceduto nella loro vita e che è grazie a loro se oggi siamo qui. Non voglio fare una stupida paternale, ma semplicemente appellarmi alla buona volontà e alla coscienza di ognuno.

INSIEME, UNITI NELL’INTENTO CE LA FAREMO! CORAGGIO 💕

IINDOVINATE COSA SONO?

BuonissimI!

CHI INDOVINA VINCE UN SORRISO!

CARISSIMI, SONO STRANI, MA VI GARANTISCO SONO BUONI.

ASPETTO LE VOSTRE RISPOSTE PER DIRVI CHI HA VINTO IL SORRISO!

INTANTO QUALCUNO HA OSSERVATO CON PAZIENZA TUTTI I PREPARATIVI E, CON L’ACQUOLINA IN BOCCA, ASPETTA DI POTER ASSAGGIARE. COMUNQUE È MOLTO INTERESSATA.

.. Olivia osserva ...

Scusate, ma giocare ogni tanto fa bene…

ASPETTO LE VOSTRE RISPOSTE

Quando meno te lo aspetti!

Vagare in giro senza meta, camminando così con questo cielo plumbeo che, in qualche modo sconosciuto, mi pesa sull’anima. Cosa sto facendo? Che succede?

È come se avessi perso le redini della mia vita, mi sfugge scivolando fra le dita come la sabbia di una clessidra. I giorni si susseguono in un tempo lento, dilatato, silentemente, quasi fossero estranei ed io li potessi osservare distaccata, senza coinvolgimento, senza una consapevolezza di me. Mi perdo in una nebbia fatta di pensieri, ricordi,fantasie e poi? Non lo so.

Sembra che tutte le cose che faccio non abbiano più senso eppure continuo, giorno dopo giorno, a camminare, a fare, a parlare, ma perché? È un effetto del difficile momento che stiamo attraversando? Come direbbero i più giovani “ci sta”, in fondo siamo animali sociali e abbiamo bisogno di rapporti interpersonali. Non solo per le più svariate vie di comunicazione, ma anche semplicemente per poterci guardare negli occhi.

Sì, ma avverto, sento in modo sottile che è qualcosa altro. La mia gioia si affievolisce, rido lo stesso, ma il riso non mi riempe. Amo, ma non mi basta. Aiuto e sento che è vuoto. Continuo lo stesso, passo dopo passo, come dovere. Ma cosa devo e a chi? Ho perso il mio cammino e sono su un sentiero sconosciuto, estraneo. Non ho meta, non ho significato.

Vorrei…Vorrei svuotare la mente. Allora mi siedo in giardino, sul prato con le gambe incrociate e immobile. Incomincia a piovere, un pioggia sottile e leggera. Prima sui capelli poi sulla pelle del viso. Piccole gocce d’acqua che scivolano via. Mi concentro su di loro, le sento scendere, quasi rincorrersi sul mio corpo. Poco a poco i miei pensieri scivolano via con le gocce. Resto immobile, in ascolto. Di cosa?Gli uccelli, grandi o piccoli, non volano sotto la pioggia, rimangono al riparo nei nidi o rifugi. Ma ascolto, il flebile rumore delle gocce che toccano terra, il rumore delle foglie mosse dal vento che si è alzato, non so, ma all’improvviso è come se entrassi nel tempo. Mi perdo in una inaspettata e profonda armonia.

PS

Se lo desiderate e volete concedermi un po’ di fiducia, provate anche voi. Sedetevi comodamente su un prato, possibilmente ascoltando questo brano: https://www.youtube.com/watch?v=QO9VYfDrcqM ( Chopin, Berceuse, suonata da Michelangeli). Rilassatevi e seguendo le note che volano nell’aria, incominciate a seguire le piccole gocce di pioggia che scivolano sulla vostra pelle. Lasciatevi andare, corrono, si fermano, riprendono e… poi fatemi sapere come vi sentite❣🌾

Cari nonni di tutto il mondo

 

In questo recente e difficile passato abbiamo parlato, discusso, pensato ai grandi problemi che l’umanità sta attraversando, Covid in testa, guerra, fame, depressione, crisi, morti. Ma si è parlato così poco dei nonni, degli anziani sì, ma i nonni?

Queste figure che nei tempi passati, in tutte le culture, venivano rispettati se non venerati perché scrigno ricolmo di saggezza, esperienza e tradizioni da poter tramandare ai nipoti. Ora molti di loro sono stati privati della gioia di poter vedere i propri nipoti, triste, ma diciamoci la verità nella nostra società è veramente così? Da quello che osservo e sentito i nonni vengono usati come supporto per famiglie, bene fin quando però non si passa il limite e vengono molto più semplicemente sfruttati. Quando vanno avanti negli anni e non sono più “idonei” diventano un peso. Si lasciano soli o affidati a badanti “assolutamente di fiducia!” Estraniandoli dalla vita familiare. Altre volte messi nei centri, istituti, pensioni, chiamateli come volete, sono posti a loro estranei senza i ricordi, senza il calore della quotidianità a cui erano abituati da sempre. Si sentono smarriti, spesso si adeguano e sembra che si divertano persino, in realtà portano un grande vuoto dentro. È sì, come vecchi stracci sporchi vengono buttati.

Stupidi che siamo! Capiamo che stiamo buttando via un tesoro, un tesoro così ricco di affetto, sapienza, ricordi di come eravamo, di insegnamenti per figli e nipoti. Un tesoro immenso einesauribile. Eppure nessuno li vuole. Ho il lavoro, tanti impegni, i ragazzi ormai sono grandi non hanno tempo, hanno la loro vita. O poi, per giustificare il tutto, ogni tanto andiamo a trovarli, magari con dei piccoli regali, così ci sentiamo a posto senza capire cosa stiamo perdendo.

Albicocco magico

Fiocchi di neve

I nostri giardini si stanno riempendo di colori, come delle pennellate lasciate qua e là.

Questo momento di perplessità mi ha dato modo di riflettere. In primo luogo quanto è fantastica l’immaginazione, poi come stranamente funziona la nostra mente, ma soprattutto quanto poco tempo dedichiamo a osservare quello che ci circonda. Un primo tenue e delicato spuntare della primavera mi ha regalo un piccolo sogno.

P.S. Ora è tutto bianco con qualche titubante macchiolina verde!

Spero che sia una piccola sorpresa per voi!

E’ l’ultimo lavoro, un piccolo libro che mi auguro possa darvi tanto!

“Cosa attende l’uomo alla fine del suo percorso di vita è impossibile stabilirlo; certo è che, se così non fosse, tante delle ansie e delle paure che lo opprimono durante la sua esistenza semplicemente svanirebbero, lasciandolo libero di assaporare a pieno ogni istante. In questo breve romanzo l’autrice prova a immaginare quel che accadrà una volta varcata l’ultima porta e, sulla scia di tanti altri illustri viaggiatori ultraterreni prima di lei, a percorrere la propria difficile ascesa. Suo personale Virgilio sarà Ajag, acuto e valente spirito guida, che la aiuterà a guardare da un’altra prospettiva gli eventi della propria vita e a comprendere, infine, il profondo e straordinario senso di questo viaggio. Nanael è un romanzo che, con una prosa brillante e a tratti ironica, ha il pregio di parlare con grande naturalezza di questioni filosofiche ultime, fissando in maniera efficace alcuni punti fermi utili al lettore per intraprendere nuove personali riflessioni.” Francesca Meucci

Per chi è curioso o interessato:

Disponibilità: Ordinabile

9,49€ – 9,90€

Clicca sul Link : https://gruppoalbatros.com/prodotti/nanael-giovanna-foresio/

Copertina:”Angel over the city” olio su tela F.Filincieri Santinelli, 2001, N.Y.

ARTEINUVOLA

Si chiude domani sera la seconda edizione della fiera di arte moderna e contemporanea di Roma. La città è tappezzata di manifesti e annunci, tutte le riviste d’arte parlano dell’ evento e i riflettori si sono accesi sulla città. Strana Roma, metropoli e capitale eppure negli ultimi decenni più volte si è provato a far decollare la fiera d’arte, ma senza mai troppo successo. Una città addormentata, talmente “invasa” di arte da essere ormai satura, immune, indifferente.

Dopo anni di silenzio, grazie all’intrapendenza di Alessandro Nicosia, si riprova con una sede di alto livello, la nuvola di Fuksas. Binomio sicuramente vincente perché lo spettatore viene letteralmente affabulato dal fascino della poliedrica struttura e dai svariati stimoli delle opere d’arte.

immagine tratta da Exibart

Questa seconda edizione è un po’ una prova del fuoco perché la prima ha avuto un afflusso di pubblico importante e inaspettato, ma le attrazioni erano due l’esposizione e la Nuvola che molti non avevano ancora visitato. Sembra però dall’andamento dei primi giorni che la prova sia ben superata per il numero dei visitatori, per la partecipazione di 140 gallerie. Il livello degli espositori è salito, come sottolinea anche la Muzi di Artribune ben organizzata con mostre di maestri storici del 900 (Dorazio) e opere dei grandi dell’arte moderna, fino alla presentazione delle nuove generazioni, dell’arte “di punta”, di perfomance e nicchie di piccoli spaccati regionali.

Di ottimo auspicio è la partecipazione in crescita di gallerie importanti internazionali, forse ancora insufficiente la presenza di gallerie estere. Con la speranza che la città stessa partecipi con entusiasmo e passione l’augurio che diventi una delle fiere più importanti!

PS.: gli artisti che vi ho presentato in passato sono presenti alla manifestazione.

La tartarughina farlocca

Non è una favola…vi racconto quello che è successo.

Nel mio giardino purtroppo verso la fine della primavera o dell’estate trovo qualche volta dei carapace di piccole tartarughe. Sempre sotto le grosse conifere dove in alto abitano dei rapaci. Le rubano in giro, le mangiano e poi da me buttano quel che resta. Telefono sempre ad una mia amica che ormai ne ha molte, anche se so che le neonate hanno a disposizione una area protetta proprio per evitare questi brutti episodi.

Tempo fa camminavo tranquilla quando ho visto vicino al cancello un piccolo carapace. Ci risiamo, l’ho preso in mano e con grande sorpresa è uscita una testolina poi quattro zampette. Era viva! Sembrava stesse bene senza problemi, certo sicuramente aveva fatto un bel volo, ma se non aveva qualche trauma interno, stava proprio bene.

Mi sono subito data da fare e, dopo una consultazione con l’amica, ho preso una vaschetta trasparente, riempita di terra coperta con una retina e ho messo dentro due foglie di lattuga. La tartarughina si è subito nascosta sotto terra. Sono passati tre giorni, non si vedeva e la lattuga era intonsa. Non mangia! Forse è andata in letargo. Non sapevo. Una notte ha diluviato e ho pensato subito che la vaschetta si sarebbe riempita d’acqua. Mi sono precipitata in giardino, lei era fuori terra e con la testolina fuori dall’acqua respirava. Tutta contenta nel vederla, ho subito svuotato l’acqua della vaschetta, le ho avvicinato una foglia di lattuga, ma con la coda dell’occhio mi sono accorta che la terra scivolando da una parte aveva raggiunto il bordo. Non mi sono preoccupata, ho riposizionato sopra la retina, in verità solo appoggiata perché era solo per il pericolo dall’alto, inutile dirvi che dopo tre ore la tartaruga era sparita. Ho scandagliato inutilmente la terra, ho guardato intorno, ma nulla. Non può essere andata lontano è una tartaruga! Ma qui cosa può mangiare? Ma…prima o poi raggiungerà il prato, ho pensato e mi sono rassegnata a rivederla in primavera, se tutto andava bene.

Ieri con sorpresa l’ho vista vicino al cancello. Stava benissimo e camminava arzilla lungo il viale. Ne aveva fatta di strada, pure le scale, ma stava sempre su una parte pavimentata. Così l’ho presa dolcemente e lei non si è nemmeno rifugiata nella sua corazza, stava tranquilla nella mia mano. Ho girovagato un po’ per il giardino cercando un punto idoneo per lasciarla in modo che potesse trovare cibo, ma non fosse troppo visibile per gli uccelli. Le ho portato la canonica foglia di lattuga e sodisfatta me ne sono andata.

Tre ore dopo sono riuscita per prendere delle cose e l’ho ritrovata un’altra volta sul pavimento!

Ora credo che il pavimento sia più caldo del terreno, ma cosa mangia? Vi può trovare solo foglie secche, con un po’ di fortuna qualcuna gialla ancora morbida. questione di gusti? E’ una pazza esploratrice in cerca di avventura? Cerca i fratelli o sorelline? Mamma tartaruga non cura i piccoli, forse semplicemente non vuole sporcarsi i piedini!

Speranze Letterarie

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Laura Berardi

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